L‘attività fisica costante diminuisce il rischio cardiovascoalre nelle persone obese, specie se anziane, tanto da diventare comparabile a quello di un normopeso.
Rotterdam Study realizzato su 5.344 pazienti over 55 (età media 70 anni) che non presentavano malattie cardiovascolari, in un periodo di osservazione (follow-up) di 15 anni.
Nei 15 anni di follow-up il 16% dei partecipanti ha avuto un evento cardiovascolare. Tuttavia, analizzando l’effetto congiunto di attività fisica e indice di massa corporea, i ricercatori hanno osservato che, rispetto alle persone normopeso che praticavano molta attività fisica, i soggetti in sovrappeso o obesi che a loro volta praticavano abitualmente sport o comunque fitness, non presentavano un aumentato rischio di malattie CV.
Tuttavia, le persone sovrappeso o obese con una vita sedentaria avevano rispettivamente un rischio del 33% e il 35% più elevato di sviluppare malattie CV.
Il sovrappeso e l’obesità esercitano gli effetti nocivi attraverso il tessuto adiposo che accelera il processo aterosclerotico e aumenta il rischio cardiovascolare.
L’attività fisica riduce gli effetti dannosi dell’aterosclerosi riducendo la stabilizzazione delle placche nei vasi sanguigni e la richiesta di ossigeno da parte del cuore.
Le linee guida europee per ridurre il rischio di malattie cardiovascolare, raccomandano 150 minuti a settimana di attività fisica di intensità moderata.
Journal of Preventive Cardiology.First Published January 1, 2017